Evento del:
24/09/2012 18:30
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Auditorium dell’Ara Pacis - Via di Ripetta, 190
Data articolo:
24/09/2012
Una nuova stagione, una nuova sfida. Il primo appuntamento organizzato all’Auditorium dell’Ara Pacis in questa stagione sarà anche l’ultimo ad avere la denominazione “Roma InConTra”. Dall’8 ottobre infatti, ogni lunedì, l’evento che si tiene in sala alle 18.30 diventerà un format televisivo che verrà trasmesso alle 22.30, tramite un network di 21 televisioni locali in grado di coprire tutto il territorio nazionale. La trasmissione avrà l’evocativo nome della propria dimora: “Ara Pacis”, come una condizione di pacificazione che nel futuro possa condurre anche alla prosperità e al progresso, che tanto mancano in questo momento. Questa nuova formulazione farà tesoro delle esperienze acquisite fin qui, ma cercherà anche di rilanciare, affrontando nuove sfide al passo con i tempi. Una modalità di approcciare la realtà che ha contraddistinto anche i contenuti di questo primo (e ultimo) singolare appuntamento di Roma InConTra: “Morto un capitalismo se ne fa un altro”, dove professori di diversa formazione ed estrazione si sono confrontati su quali debbano essere le risposte in termini strategici a questa profonda crisi economica.
Sul palco, erano tre gli interlocutori del padrone di casa, Enrico Cisnetto. Il primo era Luigi Zingales, autore del libro "Manifesto capitalista. Contro un'economia corrotta" (Rizzoli). Un testo di denuncia contro le regole e le interferenze dei poteri pubblici nel libero mercato e nella concorrenza, che invece dovrebbe essere regolata solo da poche e semplici regole, affinché tale principio diventi corollario di un sistema sociale che possa premiare il merito e l’onestà. Alla destra di Zingales, il professore di Istituzioni di Diritto Pubblico, Giulio Napolitano (curatore del volume “Uscire dalla crisi. Politiche pubbliche e trasformazioni istituzionali”, edito da Il Mulino), che ha illustrato a quante sollecitazioni le istituzioni pubbliche, territoriali, nazionali e sovranazionali siano state sottoposte in questi anni di crisi e, soprattutto, cosa dovrebbero fare per adeguarsi al mondo attuale e alle sue veloci trasformazioni, per evitare che si ripetano disastrose congiunture economiche e sociali come quella che ha colpito gran parte del globo dal 2007. Il terzo degli ospiti era Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Università di Trento, (ex direttore generale di Confindustria, ex presidente delle Ferrovie dello Stato e del Sole24 Ore, autore del libro “Banchieri Politici e Militari. Passato e futuro delle crisi globali” Laterza edizioni). Il suo approccio da dirigente d’azienda ha posto invece problemi pratici e concreti, che hanno anche esulato dalla teoria economica pura. Negli ultimi minuti è salito sul palco Sergio Luciano, editorialista che ha battezzato la rubrica “Dettoquesto”, in cui vengono poste in una prospettiva diversa le domande più disparate, dirette, taglienti agli ospiti sul palco. Il risultato di tutto il dibattito di questo sincretico panel è stato frizzante e originale, oscillante tra principi generali e proposte concrete per poter ridare slancio ad un’Italia che da troppi anni è in declino, non solo economico. Se questa doveva essere la premessa benaugurante della nuova stagione, possiamo dire che il nuovo format “+ talk e – show” di Enrico Cisnetto è destinato al successo; l’idea alla base della proposta di questa nuova stagione, al contrario degli altri programmi televisivi che cercano share, audience e ascolti attraverso le urla e gli insulti, è quella di dare risposte, analisi, approfondimenti, proposte in grado di accompagnare l’Italia fuori dall’Era Bellis. Per farlo, si può iniziare dall’Ara Pacis.