​Il primo giorno senza cancro. E’ l’obiettivo che il professor Umberto Veronesi persegue da una vita intera. Le digressioni dell’oncologo nell’ultimo appuntamento di “Roma InConTra” hanno suggestionato il pubblico presente in sala, ma anche gli interlocutori sul palco. A cominciare dall’ospite della manifestazione, Enrico Cisnetto, ma anche Alessandro Cecchi Paone, il giornalista e conduttore televisivo che per cinque anni ha collaborato con lo scienziato in una impegnativa opera di divulgazione scientifica nella lotta al cancro. Proprio Cecchi Paone ha raccontato di aver modificato la propria alimentazione e il proprio stile di vita dopo l’incontro con il professor Veronesi. Ad occupare la quarta poltrona sul palco, c’era il professor Vittorino Andreoli,  psichiatra autore del libro “L’uomo di superficie”. Andreoli ha illustrato quanto sia importante la mente, lo spirito, nella lotta alle malattie, anche in quelle più gravi. La lotta al cancro è infatti cominciata quando si è cominciato a pensare che chi la contraeva non doveva più impassibilmente aspettare la propria morte. Proprio uno di quegli atroci scenari, uno reparto di un nosocomio degli anni cinquanta adibito ai malati di tumore, indusse Veronesi, il miglior studente del suo corso, a scegliere di dedicare la propria vita a questa titanica sfida: “rifiutai i consigli dei miei professori, che mi suggerivano altre strade rispetto ad una sterile ricerca contro il cancro – ha raccontato – Rischiai, come solo i giovani sanno fare, e da allora, e per molti anni silenziosamente, ho combattuto, spesso nell’ombra, la mia personale battaglia contro il cancro”. In questi giorni è uscito un piccolo libro illustrativo scritto da Umberto Veronesi, ed edito da Piemme Ora, dal titolo “Il primo giorno senza cancro. Le battaglie che abbiamo vinto e quelle che vinceremo”, che inizia con una frase di Giovanni Falcone: “La mafia, come tutti i fenomeni umani, ha avuto un principio, una sua evoluzione, e quindi avrà anche una fine”. La stessa proposizione, l’ex ministro della Sanità la utilizza, parafrasandola, nelle ultime righe del volume: “Il cancro è una malattia, e come tutte le malattie ha un principio, una sua evoluzione e quindi avrà anche una fine”. Dopo averla ascoltata sul palco di “Roma InConTra” sappiamo che se quel giorno arriverà, anche prima del previsto, molto lo dobbiamo al professor Veronesi.