Evento del:
15/10/2013 23:30
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Auditorium dell’Ara Pacis - Via di Ripetta, 190
Data articolo:
15/10/2013
Una nuova stagione, una nuova sfida. Il programma televisivo di Enrico Cisnetto, “Ara Pacis”, per questa nuova stagione rimane fedele allo slogan “più talk e meno show”, nella convinzione che polemiche, urla, grida e pregiudiziali ideologiche non aiutino la comprensione del reale, ma cambia il suo format.
Per la prima puntata infatti, dopo l’editoriale di apertura che il padrone di casa ha fatto insieme all’editorialista di Libero e del Tempo, Davide Giacalone, è salito sul palco Luciano Violante, ex presidente della Camera dei Deputati, presidente della Fondazione Italia Decide, uno dei 10 saggi nominati da Napolitano per le riforme costituzionali, ma soprattutto colui che è passato da essere il pià acerrimo nemico di Silvio Berlusconi a d essere il più odiato all’interno del Pd.
Nel dialogo con Enrico Cisnetto, Violante ha infatti spiegato e ribadito come la sua richiesta di sottoporre la legge Severino, e cioè quella norma varata durante il governo Monti con il voto favorevole di Pd, Pdl e Centro che prevede la decadenza da incarichi rappresentativi, sia stata una scelta logica e basata sul principio di legalità. “Io non sono ne garantista, né giustizialista. Io sono legalitario. Ciò che guida i miei pensieri e i miei comportamenti è il principio di legalità”, ha spiegato il membro della direzione nazionale del Pd.
Violante ha poi detto con chiarezza, presentando il suo libro “Politica e menzogna” (Piemme) che anche oggi sono in tanti che mentono “come Rodotà, Zagrebelski e Landini, di cui ho stima certo, ma che stanno mentendo. Loro vogliono bloccare la riforma dell’articolo 138 della costituzione, e cioè quello che disciplina le forme di revisione della Carta. Ma la proposta contro cui si battono prevede che le modifiche siano sempre, e ripeto sempre, sottoponibili a referendum. Mentre per come è oggi il giudizio democratico dei cittadini p previsto solo in certi casi”. Insomma una piazza in contraddizione.
Nel nuovo format, dopo l’intervista a Violante, c’è un cambio di scena, per cui sono saliti sul palco Innocenzo Cipoletta e economista, presidente AIFI - Associazione Italiana Private Equity e Venture Capital, e Alberto Giovanni Gerli, amministratore delegato e fondatore di Arianna Led che hanno affrontato importanti temi economici: dalla difficoltà di trovare ingengeri, all’incapacità dell’Italia di valorizzare le proprie eccellenze, fino alle questioni dell’Alitalia e della fuga dei cervelli.
Nell’ultima parte, nuovo cambio di argomenti, con l’arrivo di Enrico Montesano, attore di lunga tradizione e di brillante carriere, in scena al Teatro Brancaccio con "C'è qualcosa in te...", che ha regalato al pubblico le sue imitazioni, il racconto, l’analisti e le motivazioni della genesi del suo spettacolo, e anche qualche segreto sulla sua esperienza di europarlamentare. “E’ inutile fare l’europarlamentare – ha spiegato – e quando incontrai Rosy Bini me lo disse… E’ vero: è materialmente impossibile riuscire a seguire tutto, guardi il capogruppo e alzi la mano, io in due anni ho fatto un emendamento e ne hanno accettato metà”. Ara Pacis vi aspetta la settima prossima.