MONTAGNIER, L'IMMORTALITA' E' SCRITTA SULL'ACQUA
Tra scienza ufficiale e scoperte eretiche, incontro con il biologo più famoso al mondo, che lavora per allungarci la vita
- Auditorium dell’Ara Pacis - Via di Ripetta, 190
Ne discutono
Luc Montagnier, premio nobel medicina 2008, autore de “Il nobel e il monaco” (Giunti)
e Roberto Giacobbo, conduttore Voyager - Rai2 autore de “ Da dove veniamo? (Mondadori)
Conduce: Enrico Cisnetto, “Roma InConTra”
A “Roma InConTra” questa volta è protagonista la scienza. Con Luc Montagnier, a cui si lega la scoperta del virus dell’hiv – che gli valse il Nobel per la medicina e che lo vede ancora impegnato nella ricerca del vaccino – ma anche scoperte più controverse come quelle sulla memoria dell’acqua. L'ipotesi di Montagnier è che il nostro DNA possa trasmettersi a distanza attraverso onde elettromagnetiche che si diffondono nell’acqua. Un’idea che ha generato un vero e proprio terremoto nella comunità scientifica. Per tutti, Montagnier resta però lo scienziato della longevità. Da parecchi anni il suo campo di interesse scientifico, infatti, si è esteso al prolungamento della vita umana, partendo dall’assunto che, su base biologica, un essere umano sano possa vivere 120 anni. Convinto del grande valore della prevenzione, gli studi dello scienziato si sono concentrati sulla “ricetta” che, insieme ad un buon patrimonio genetico, possa allungare la vita. Con questa stessa “ricetta” fu accanto a Giovanni Paolo II, soprattutto nell’ultimo periodo, per migliorarne la qualità della vita duramente provata dal morbo di Parkinson. Ad aiutarci in questa intervista c’è Roberto Giacobbo, grande divulgatore televisivo che ha già incontrato il biologo francese, affascinato dalle sue ricerche sulla memoria dell’acqua.